Misurare i sintomi motori durante tutti i momenti della giornata e in qualunque posto, ottenendo un monitoraggio della malattia costante, anche al di fuori delle obbligatorie visite mediche. Un “sogno” per i pazienti affetti dal Parkinson che oggi è realtà grazie al PD–Watch, “Parkinson’s Disease Watch”, ossia l’orologio della malattia di Parkinson. Il suo inventore è un giovane ingegnere medico di Potenza, Luigi Battista. Laureato all’Università Campus Bio-Medico di Roma con il massimo dei voti, ha conseguito il dottorato alla sezione ingegneria meccanica e industriale all’Università degli studi Roma Tre, con esperienza professionale nell’ambito della ricerca scientifica e dell’ingegneria clinica.

Luigi si definisce un “appassionato di tecnologia nel settore biomedico”. E racconta: “Sin da quando mi sono iscritto all’università,  avevo il desiderio di cimentarmi nella realizzazione di soluzioni innovative nel settore medico che potessero aiutare le persone a migliorare la gestione delle problematiche con cui si confrontano quotidianamente”.

La ricerca sul Parkinson è nata quasi per caso. “Durante il mio percorso di studi e professionale mi sono occupato di vari progetti, dallo sviluppo di sistemi di telemedicina alla realizzazione di sensori e sistemi in ambito medico per l’impiego in contesti differenti: autismo, sistema respiratorio, radioterapia – dice – Perché ci si possa cimentare in progetti di questo tipo, penso che sia necessario avere sia la consapevolezza di un problema che l’individuazione di una possibile soluzione per risolverlo o, almeno, di ridurne gli effetti. Nel caso del PD-Watch, credo che tutto sia inizialmente nato da una combinazione tra le problematiche del Parkinson di cui ero a conoscenza e la mia esperienza da ingegnere nel settore medico e delle misure. Molti pazienti parkinsoniani  – continua – mi raccontavano che andavano a fare la visita neurologica una o due volte all’anno per una durata di 15 o 30 minuti. Erano insoddisfatti perché le condizioni di salute possono variare notevolmente durante la giornata e da un giorno all’altro, quindi non è possibile conoscere il loro stato di salute anche quando non sono dal medico. La loro maggiore richiesta era fare un monitoraggio dei sintomi motori per più tempo in modo da comprendere meglio le loro condizioni e adeguare il trattamento di conseguenza”.

Così nasce il PD-Watch: un dispositivo indossabile, simile a un orologio da polso, che consente di monitorare i sintomi motori della malattia di Parkinson 24 ore su 24 e in qualunque posto si trova il paziente. Il dispositivo contiene uno strumento di misura che consente di ottenere una rilevazione oggettiva. Combinando i risultati sia del PD-Watch che quelli della visita neurologica, è possibile per il medico ottenere un quadro molto più chiaro e dettagliato dello stato di salute del paziente e trovare la terapia più adatta, in grado di ridurre al minimo i sintomi motori.

“È un progetto che sto portando avanti insieme ad altri giovani professionisti. Oggi ci sono tanti dispositivi che, ad esempio, contano passi o misurano l’attività. Per quello che è la mia esperienza, ciò che è più complesso è proprio distinguere se il movimento che viene rilevato dall’orologio è un movimento volontario o un sintomo motorio dovuto al Parkinson. Per questo, i nostri sforzi sono andati in questa direzione, per migliorare lo stato dell’arte che abbiamo oggi”.

ll PD-Watch, brevettato, è stato già testato da alcuni pazienti ma non è ancora in commercio. “Stiamo lavorando sul prodotto da diversi anni – spiega Luigi –  e mettere in commercio un dispositivo medico richiede un lavoro molto importante e faticoso, oltre che degli investimenti non di poco conto. Il mio desiderio è che PD-Watch non sia solo un brevetto e un’idea che viene raccontata, ma un dispositivo in grado di poter essere utilizzato dai pazienti e dai neurologi consentendo di aiutare a migliorare la gestione delle problematiche con cui medici, pazienti e parenti si scontrano ogni giorno. Abbiamo testato il nostro metodo con vari pazienti nell’ambito di uno studio clinico approvato da un comitato etico. I risultati che abbiamo ottenuto sinora sono molto positivi e incoraggianti.

Stiamo lavorando sia per raggiungere un numero più ampio di centri e pazienti, sia per introdurre sempre più funzioni sul dispositivo, oltre a migliorare quelle esistenti”

Il Pd-watch ha ottenuto diversi riconoscimenti, ultimo inoltre di tempo il premio Start Cup Basilicata 2017, la business plan competition promossa dalla Regione Basilicata e  Sviluppo Basilicata, in collaborazione con l’ateneo lucano e T3 Innovation.

 

Anna Martino

 

Articolo apparso su “La Repubblica”:

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/11/16/news/potenza_ingegnere_orologio_parkinson-181296403/